lunedì 11 aprile 2011

180 - … PER UN CAMMINO DI FEDE! - 16 Aprile 2011 – Sabato 5ª sett. Quaresima

Nel segno della speranza e della fede - Il dono dello Spirito Santo cambia radicalmente la vita dei credenti. Essi non vengono esonerati dalla morte, ma non rimangono nelle sue mani. Come il Signore, conoscono un passaggio, una Pasqua, che sfocia nella risurrezione. Che cosa contraddistingue questa nuova condizione? La nostra speranza si radica in una certezza. A partire dal momento in cui il Cristo a preso su di sé le nostre ferite e a condiviso la morte, questa non ci fa più paura. Le nostre malattie e la nostra agonia non sono più senza senso, ma costituiscono un passaggio (pur stretto e difficile) verso la vita. I nostri sepolcri sono destinati ad essere scoperchiati e noi saremo chiamata a partecipare, corpo e anima ad una eternità di gioia. La fede diventa così la forza che ci salva: “Chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”. Il Signore interpella ognuno di noi (“Credi questo?”) e attende la nostra risposta personale, la nostra fede. A noi correre verso di Lui come Marta o gettarsi ai Suoi piedi come Maria per domandarGli di donarci la vita e di libarci da ogni traccia di morte presente nella nostra esistenza. Il percorso compiuto - Con il Vangelo di oggi noi viviamo l’ultima tappa del percorso predisposto per questo anno A. Ecco perché è bene a questo punto, rendere ragione del cammino realizzato. Al pozzo di Sicar, insieme alla samaritana, abbiamo scoperto che Gesù è l’acqua viva: solo Lui può spegnere la sete profonda che prova ognuno di noi e farci abitare da una sorgente che zampilla per la vita eterna. Alla piscina di Sìloe, insieme al cieco nato, Gesù si è rilevato come la luce del mondo, Colui che illumina la nostra esistenza e la strappa per sempre alle tenebre del disorientamento, alle forze del male. Oggi, nel villaggio di Betania in prossimità della tomba di Lazzaro Gesù si è manifestato come la risurrezione alla vita, l’unico capace di contrastare il potere della morte, che molti considerano ineluttabile. Tre tappe, scandite ognuna da un racconto, che ci permettono di comprendere il nostro Battesimo e la vita nuova che ci è stata regalata. Tre tappe che ci rinviano alla nostra esistenza odierna e aprono una serie di interrogativi su ciò che veramente le dà senso, su ciò che conta veramente ai nostri occhi. Tre incontri in cui ognuno di noi può ritrovarsi e rinvenire qualcosa del suo itinerario personale verso Gesù.

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