sabato 9 aprile 2011

174 - IO SONO LA RESURREZIONE E LA VITA! - 10 Aprile 2011 – Quinta domenica di Quaresima - (Ezechiele 37,12-14 Romani 8,8-11 Giovanni 11,1-45)

Sesta tappa - La resurrezione di Lazzaro interpella la nostra fede e richiama l’attenzione non sulla vita terrena, ma sull’orizzonte di eternità che può dar significato anche alla vita nel corpo e impegnare in una lotta di liberazione da ogni forma di schiavitù e morte. Il ‘segno’ di Lazzaro, amico di Gesù, richiamato alla vita, ci stimola a guardare oltre l’orizzonte terreno: la vita che Gesù dona non è solo la vita fisica, ma la vita di Dio. E il comando di Gesù, alla fine del racconto, è un invito a collaborare alla sua opera di liberazione dell’uomo dalle forme di morte che gli impediscono la speranza. È un invito a testimoniare con gesti concreti l’impegno per la vita. Coloro che credono nella resurrezione hanno il compito di aiutare l’umanità a vivere, a diventare responsabili della propria vita e dell’altrui vita, proprio come gratitudine per aver conosciuto il Dio che vince la morte. Il ‘segno’ di Lazzaro offerto del Vangelo è uno stimolo a guardare oltre il piano materiale per scoprire un livello più profondo: il grido di Gesù che richiama Lazzaro alla vita è un grido di liberazione tramandato dal vangelo fino a noi, perché accogliamo nella fede il messaggio: “Io sono la risurrezione e la vita!” La preghiera - Tu sei la resurrezione e la vita, Signore Gesù! Davanti alla morte noi restiamo smarriti e disorientati: il suo potere ci appare ineluttabile, le ferite che essa provoca senza rimedio e guarigione, ma tu hai vinto la morte, l’hai sconfitta una volta per tutte. Tu sei la risurrezione e la vita, Signore Gesù! Ogni volta che la morte ci visita ne avvertiamo la brutalità: essa ci strappa persone a cui siamo legati da affetto ed amicizia e recide inesorabilmente la nostra relazione con loro, ma tu hai vinto la morte e hai mostrato di poterla affrontare a mani nude, con la sola forza dell’amore. Tu sei la risurrezione e la vita, Signore Gesù! Ecco perché non possiamo più essere nell’angoscia e nella paura come quelli che non hanno speranza. Sappiamo che al termine di questa esistenza non sarà un gorgo oscuro ad inghiottirci per sempre, ma accompagnati da Te approderemo ad un oceano di gioia, di luce, di pace. Per la preghiera in famiglia: Signore Gesù, tu hai mostrato la tua amicizia verso la famiglia di Lazzaro e lo hai richiamato in vita. Tu chiami ognuno di noi a condividere la tua gioia per l’eternità, accanto a Te. Tieni desto in noi il fuoco della speranza perché la tua Parola trasformi la nostra esistenza di ogni giorno.

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