venerdì 6 maggio 2011

202 - LA BEATITUDINE DELLA FEDE - 06 Maggio 2011 – Venerdì 2ª sett. di Pasqua

“Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” (Giovanni 20,29). La seconda parte della frase non è rivolta a Tommaso, ma piuttosto alla comunità dei futuri discepoli, a quelli che cronologicamente verranno più tardi, in tempi già lontani dalle origini cristiane. Sono coloro che crederanno grazie alla parola dei testimoni, ma per i quali Gesù prega il Padre: “Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola” (Giovanni 17,20). È, in definitiva, la preghiera di Gesù che dà senso alla promessa di beatitudine, di felicità riguardante questi futuri credenti. Eppure costoro sono paradossalmente nella stessa situazione del discepolo amato quando, giunto alla tomba vuota, si apre alla fede anche se non ha ancora visto il Risorto. Il discepolo amato ha compiuto il suo cammino uscendo dalle tenebre; il medesimo cammino lo compiranno i discepoli futuri, ma con un aiuto in più: quello del Libro (Giovanni 20,30-31). Il discepolo amato (come anche Pietro e gli altri) non aveva ancora compreso le Scritture, mentre le generazioni future potranno contare sulla guida autorevole e sicura del Libro che raccontando i segni compiuti da Gesù, le porterà a riconoscere in lui il Figlio di Dio e colui che dà loro la vita. Non è allora vero che i discepoli futuri saranno meno fortunati dei primi testimoni. Anzi, godranno appunto del paradossale vantaggio di possedere la parola consegnata al Libro, che consentirà una visione unitaria del mistero di Cristo, senza perdersi nei frammenti e percorrere piste infruttuose.

Preghiera a Maria – Veglia su di noi, madre, e continua a generarci alla vita vera, poiché siamo tuoi figli. Guarda al mondo intero come l’hai visto dal monte del Calvario, smarrito dal suo egoismo, e indicagli Cristo via della salvezza. Rimani in mezzo alla Chiesa come in mezzo ai discepoli nel Cenacolo, e presiedi ancora all’incessante invocazione dello Spirito, perché i popoli diventino l’unica famiglia del Padre. E noi volgiamo costantemente lo sguardo a te, poiché la meta del tuo cammino terrestre – la tua assunzione – illumina anche il nostro, fino al giorno in cui troveremo, in Dio, l’immagine compiuta, e Lui sarà tutto in tutti. Amen.

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