mercoledì 30 marzo 2011

160 - SIGNORE, DAMMI DELL’ACQUA VIVA! - 27 marzo 2011 – Terza domenica di Quaresima - (Esodo 127,3-7 Romani 5,1-8 Giovanni 4,5-42)

Quarta tappa - L’acqua, attorno a cui ruota il colloquio di Gesù con la Samaritana, diventa il simbolo dei beni che si possono attendere solo da Dio: il dono del suo Spirito e la vita eterna. Gesù si rivela anche a noi come il mediatore del dono di Dio, la fonte di un’acqua viva in grado di soddisfare le nostre aspirazioni più profonde. L’intuizione che si fa largo nel cuore della donna samaritana, ossia che la sua profonda sete possa essere placata da colui che le sta davanti e che le parla in modo misterioso, può guidare anche la nostra fede. La sua ricerca finora deludente troverà in Gesù finalmente risposta: quando lei lo riconoscerà come profeta e inviato da Dio. È allora che lei stessa diventa evangelizzatrice per i suoi concittadini: la Parola ci invita a cogliere nel colloquio di Gesù con la donna samaritana il richiamo alla presenza dello Spirito che rivela a noi la verità di Gesù e la verità su noi stessi. Il simbolismo della sete, nel brano del Vangelo di Giovanni, aiuta anche a passare dal piano puramente fisico a quello delle aspirazioni più profonde, al desiderio di vita che attraversa la nostra esistenza. Riconoscere questo desiderio è la condizione per accogliere la rivelazione dell’amore di Dio, che in Gesù offre risposta a ciò che cerchiamo. Preghiera - Arrivi stanco, Gesù, al pozzo di Sicar e ti presenti come un povero, come un assetato che ha bisogno di acqua, come uno che chiede di essere aiutato. Strano modo di presentarti, come se fossi tu ad aver bisogno di noi e non noi incapaci di salvarci con le nostre forze … A chi ti ascolta, però, Gesù, a chi si ferma con te, tu offri qualcosa che nessuno può procurarsi: acqua viva, acqua che zampilla, fresca e pura, e trasmette la vita eterna. Non dell’acqua piovana, destinata a portare con sé il sapore del fango e a sedare la sete solo per pochi istanti … A chi accoglie la tua parola, Gesù, tu doni la possibilità di veder chiaro nella propria vita senza accontentarsi di mezze verità, senza più nascondersi dietro maschere e paraventi. A chi cerca il volto di Dio, Gesù, tu tracci una strada sicura che porta ad una relazione stabile, autentica, profonda. Allora non è più questione di luoghi perché il Padre lo si adora in spirito e verità, con tutta la propria vita. Per la preghiera in famiglia - Signore Gesù, donaci di aver sete di te, della tua presenza. Ma non permettere che siamo divorati dall’arsura, privi di energia per andare avanti: colma la nostra vita di pienezza e di gioia e donaci la forza di consolare e di sostenere i poveri, i deboli e gli abbandonati.

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