Il desiderio, di cui abbiamo parlato giovedì, accetta il tempo, la durata, la distanza da un traguardo, raggiunto attraverso scelte e decisioni che implicano fedeltà e perseveranza. Inoltrarsi per il sentiero della Quaresima vuol dire rinunciare al “tutto e subito”, all’illusione di una trasformazione “magica”, che non chiama in causa la nostra libertà e la nostra volontà.
È possibile un cambiamento perché Dio ci offre questa opportunità. Egli, però, non si sostituisce a noi: ci traccia una strada, ci accompagna, rimanendoci accanto con discrezione, ci assicura un sostegno indispensabile. Proprio per questo invita ognuno di noi a fare la sua parte, a compiere ogni giorno dei piccoli passi.
Accettare di lasciarsi guidare da Lui, attraverso il Suo Spirito; rendersi disponibili ad alcuni “passaggi” né facili, né indolori; accogliere i momenti inevitabili di scoraggiamento e di fragilità: tutto questo fa parte del cammino disegnato davanti a noi.
Preghiera: E’ duro riconoscere, Gesù, che il mio corpo tornerà in cenere perché la mia esistenza attraverserà il passaggio oscuro della morte e sarò deposto nella terra come un seme che marcisce in attesa una nuova vita.
E’ difficile ammettere, Gesù, che il mio peccato ha ridotto in cenere tante splendide possibilità solo perché mi sono lasciato guidare dal mio egoismo, dalla smania di prevalere, dalla voglia di vincere, dalla gelosia e dall’orgoglio.
Guardando tante macerie, che io stesso ho provocato, avverto una sensazione amara di fallimento e di tristezza. Ecco perché oggi sono venuto a farmi segnare con la cenere: per dirti che ho capito dove porta il mio peccato, la mia infedeltà, la mia cattiveria; per chiederti di cambiare il mio cuore perché io mi converta al tuo Vangelo, a quella parola che trasforma e trasfigura la mia vita.
Solo tu, Gesù, puoi trarre dalle mie ceneri di morte la forza e la gioia della resurrezione. Amen!
È possibile un cambiamento perché Dio ci offre questa opportunità. Egli, però, non si sostituisce a noi: ci traccia una strada, ci accompagna, rimanendoci accanto con discrezione, ci assicura un sostegno indispensabile. Proprio per questo invita ognuno di noi a fare la sua parte, a compiere ogni giorno dei piccoli passi.
Accettare di lasciarsi guidare da Lui, attraverso il Suo Spirito; rendersi disponibili ad alcuni “passaggi” né facili, né indolori; accogliere i momenti inevitabili di scoraggiamento e di fragilità: tutto questo fa parte del cammino disegnato davanti a noi.
Preghiera: E’ duro riconoscere, Gesù, che il mio corpo tornerà in cenere perché la mia esistenza attraverserà il passaggio oscuro della morte e sarò deposto nella terra come un seme che marcisce in attesa una nuova vita.
E’ difficile ammettere, Gesù, che il mio peccato ha ridotto in cenere tante splendide possibilità solo perché mi sono lasciato guidare dal mio egoismo, dalla smania di prevalere, dalla voglia di vincere, dalla gelosia e dall’orgoglio.
Guardando tante macerie, che io stesso ho provocato, avverto una sensazione amara di fallimento e di tristezza. Ecco perché oggi sono venuto a farmi segnare con la cenere: per dirti che ho capito dove porta il mio peccato, la mia infedeltà, la mia cattiveria; per chiederti di cambiare il mio cuore perché io mi converta al tuo Vangelo, a quella parola che trasforma e trasfigura la mia vita.
Solo tu, Gesù, puoi trarre dalle mie ceneri di morte la forza e la gioia della resurrezione. Amen!
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