sabato 18 giugno 2011

245 - PENTECOSTE – IL SOFFIO DI VITA - 18 Giugno 2011 – Sabato di Pentecoste

Spesso ci viene raccomandato di custodire il fiato per respirare o per restare arbitri della situazione; perdere il respiro è segno di morte o perdita del dominio di sé. Dio non pone attenzione al suo soffio di vita, lo spende nelle sue creature fin dall’inizio della creazione; Gesù, poi, soffia sui discepoli per donare il suo Spirito. La Chiesa diventa, allora, la nuova creazione, animata dallo Spirito; tutto quello che lei andrà proclamando e facendo respira del soffio di Dio in quanto è animato dallo Spirito di Dio.
Ogni cristiano è invitato ad esprimere questo duplice movimento della vita: cercare il soffio di vita nella preghiera, nell’ascolto della Parola, nell’aiuto dei fratelli per poter spandere sul mondo il soffio di Dio che è soffio d’amore.
Il fuoco era sinonimo di famiglia. Il camino era lo spazio che conteneva il fuoco, necessario per accendere la lampada a olio. La liturgia l’ha ritenuto sorgente di calore e di luce, che si propaga dovunque lambisca le persone.
Nella Veglia pasquale la benedizione del fuoco ingloba una lode alla luce, chiedendo al Signore di accendere in noi il desiderio del cielo. L’azione dello Spirito Santo, nella liturgia di Pentecoste, è essa pure rappresentata dal fuoco, a motivo della sua capacità coinvolgente e per il fatto che, propagandosi, avvolge ogni cosa. È questo il Battesimo in Spirito Santo e fuoco.
Il dono dello Spirito Santo serve a rianimare un corpo che boccheggia, Gesù risorto pratica questo gesto salvante venendo in aiuto degli Apostoli. Questi si trovano in una situazione difficile, erano avvinghiati dalla paura. Erano storditi dalla tomba vuota e tutto si era fermato là a causa del macigno ribaltato. Ma il Risorto fa irruzione in mezzo a loro e soffia con forza il dono pasquale dello Spirito di Dio. Questo Spirito è un soffio creatore che risuscita e rianima quanti ne vengono coinvolti; e l’effetto è immediato. I testimoni del Risorto escono dalla tomba della loro reclusione paurosa e contagiano, con il soffio nuovo dello Spirito, le persone che incontrano. Questo soffio nuovo dello Spirito è giunto fino a noi. È ancora così forte da essere capace di ridimensionare le nostre alchimie pastorali e di riaccendere l’ottimismo necessario per rendere efficace, credibile e attuale la Parola che salva.
Sequenza allo Spirito Santo
Vieni Santo Spirito, / manda a noi dal cielo / un raggio della tua luce.
Vieni Padre dei poveri, / vieni datore dei doni, / vieni luce dei cuori.
Consolatore perfetto, / ospite dolce dell’anima, / dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, / nella calura, riparo, / nel pianto, conforto.
O luce beatissima, / invadi nell’intimo / il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza, / nulla è nell’uomo, / nulla senza colpa.
Lava ciò che è sòrdido, / bagna ciò che è arido, / sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, / scalda ciò che è gelido, / drizza ciò ch’è sviato.
Dona ai tuoi fedeli / che solo in Te confidano / i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio, / dona morte santa, / dona gioia eterna: Amen! Alleluia!

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