venerdì 24 dicembre 2010

115 - FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA - 26 DICEMBRE 2010

LA PAROLA DOMENICALE LETTA IN FAMIGLIA
Alla scuola della famiglia di Nazareth
(Siracide 3,3-7.14-17 Colossesi 3,12-21 Matteo 2,13-15.19-23)

C’è un contrasto fra Nazareth, piccolo borgo dove Gesù trascorre la maggior parte della sua vita e la missione universale di Gesù. Lo stile di Dio è fare grandi cose per la via del nascondimento e dall’apparente inutilità. Memorabile l’omelia di Paolo VI a Nazareth nel 1964: “La casa di Nazareth è la scuola dove si è iniziato a comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del Vangelo… Qui impariamo il metodo che ci permetterà di conoscere chi è il Cristo. Qui scopriamo il bisogno di osservare il quadro del suo soggiorno in mezzo a noi, cioè i luoghi, i tempi, i costumi, il linguaggio, i sacri riti, tutto insomma ciò di cui Gesù si servì per manifestarsi al mondo… Quanto ardentemente desidereremo di ricominciare, vicino a Maria, ad apprendere la vera scienza della vita e la superiore sapienza delle verità divine!... Nazaret ci ricordi cos’è la famiglia, cos’è la comunione di amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro ed inviolabile; ci faccia vedere com’è dolce ed insostituibile l’educazione in famiglia, ci insegni la sua funzione naturale nell’ordine sociale”.
Anche la Santa Famiglia non è esente da crisi e incomprensioni. La famiglia è un mondo complesso: sposi in difficoltà, genitori impegnati nell’educazione dei figli, coppie nel disagio, figli proiettati in una società in vorticoso cambiamento, vedovi/e, malati, nonni con una maggiore robustezza di valori e di progetti di fronte alla “crisi della famiglia”. Nessuna idealizzazione semplicistica della famiglia.
Pur con i suoi problemi, la famiglia è una “risorsa” al suo interno e nell’animazione degli ambiti del vissuto quotidiano: vita affettiva, lavoro e festa, fragilità umana, tradizione e cittadinanza.
La vita familiare verifica la maturità di ognuno e la sanità delle relazioni. Per questo Giovanni Paolo II affermava: “Il futuro dell’umanità passa attraverso la famiglia”. La famiglia è il luogo in cui si uniscono e si sviluppano in armonia la differenza fra le generazioni e quella tra i sessi. La famiglia è un fattore di progresso, ha un grande valore economico nella formazione del capitale umano e sociale. In una società che si va facendo “liquida”, la famiglia è il primo fattore di solidità in senso morale ed economico.
La Parola di Dio pone le basi della famiglia e del superamento delle difficoltà: amore, bontà, misericordia, rispetto vicendevole, sopportazione, perdono, ricerca della volontà di Dio, esistenza guidata dal Vangelo, preghiera. Per crescere armonicamente le persone chiedono relazioni “calde e significative”, ricche di vicinanza, lealtà e fiducia. Uno degli elementi della crisi odierna è che si pone molta attenzione non sulle relazioni, ma sugli affetti ridotti a semplici emozioni. L’amore autentico, invece, non è “stare bene”, ma “volere bene” all’altro e volere il bene dell’altro.

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