mercoledì 8 dicembre 2010

102 - IMMACOLATO CONCEPIMENTO DI MARIA - 8 DICEMBRE 2010 – Con la Madonna verso Natale

LA PAROLA LETTA IN FAMIGLIA
(Genesi 3,9-15.20 Efesini 1,3-611-12 Luca 1,26-38)

Oggi la Parola ci invita a celebrare il mistero di grazia, una grazia che supera ogni misura, che ha preservato Maria di Nazareth da ogni ombra di peccato, perché scelta per essere la madre del Salvatore. Maria riceve una sorte di nome nuovo, verrà chiamata “la piena di grazia”. E l’invito a gioire a lei rivolto, è motivato da questo fatto: “Il Signore è con te”. Così si era presentato Dio a Mosè: “Io sono colui che sono con te!” (Esodo 3,14). In tal modo Maria è inserita nella storia di una speranza e di un attesa: che Dio sia stabilmente con noi. E tale attesa sarà portata a compimento proprio dal figlio di Maria, l’Emmanuele, “Dio con noi”.
Nel vangelo di Luca Gesù è la promessa di Dio compiuta a nostro vantaggio. Maria, dichiarandosi la “serva del Signore”, entra nella lunga schiera di servi del Signore che hanno offerto la loro collaborazione perché si realizzi il suo progetto di salvezza. La risposta di Maria è l’accettazione di una missione. Così diventa per noi modello della fede quale disponibilità incondizionata a farsi servitore del mistero di Dio nella storia. Le chiamate di Dio sono sempre in vista di un incarico per il bene di tutti, ma ancor prima sono una lieta notizia, un “rallegrati”. Dio non imbroglia mai nessuno. La gloria di Dio è sempre abbinata alla gioia di chi crede e si pone al servizio di Dio. Pierre Teilhard de Chardin definisce Maria “perla del cosmo”, perché orienta il mondo verso Cristo. L’essere preservata dal peccato non rappresenta un limite, ma anzi polarizza e catalizza l’evoluzione di tutta l’umanitá verso Dio. Maria è un punto luminoso, che invece di paralizzare le forze dell’umano, le aumenta e le realizza. In lei si apprende a superare la mediocrità quotidiana per diventare “santi e immacolati nell’amore”. Il cristiano non puó essere indifferente ai vari generi di inquinamento, che portano ad un abbruttimento generale e ad un degrado relazionale. C’è un’ecologia spirituale, oltre che ambientale; c’è urgenza di tendere a quell’Eden, che proprio il peccato ha allontanato, e di riaffermare che per tutti l’inizio della vita è un dono di Dio e va rispettato in quanto tale.

Riflesso della Bellezza
Come cristiani è tempo di tornare ad apprezzare il bello e ad educare al senso dello stupore. In Maria infatti si contempla “il riflesso della Bellezza che salva il mondo: la Bellezza di Dio che risplende sul volto di Cristo. In Maria questa Bellezza è totalmente pura, umile, libera da ogni superbia e presunzione” (Papa Benedetto XVI). Guardando a Maria, donna “riuscita” e raggiante della bellezza dell’amore, l’uomo non puó accontentarsi delle speranze terrene: avverte l’esigenza di tendere ad un’umanitá che viva in pienezza ogni relazione con Dio, con gli altri e con le cose. Dio vuol fare della vita umana il teatro di una storia di grazia e di bellezza e coinvolge tutti e ciascuno.

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