venerdì 29 ottobre 2010

80 - L'ATTIZZATOIO

Alla scuola della sapienza … impariamo a crescere in famiglia!
Una povera nonna allevava con molta fatica un nipotino rimasto orfano in tenera età. Ma con l'andar del tempo, si trovò di fronte a una scoperta allarmante: il bambino aveva preso I'abitudine di rubare ... Era un ladro!
Adoperò tutti i mezzi per combattere quella tendenza. Ma niente da fare: quel vizio oramai il bambino lo aveva nella pelle. Né minacce né promesse sortivano alcun effetto.
A corto di risorse, la nonna gli minacciò un castigo terribile, se mai avesse dovuto ricadere anche una sola volta in quella colpa. «Vedi questo attizzatoio? ... Se ti colgo ancora a rubare, lo faccio arroventare al fuoco e ti trapasso la mano da parte a parte».
Ma il bimbo tornò a rubare ... Arraffò dal logoro portafogli della nonna uno dei pochi biglietti e si precipitò a spenderlo. Tornato che fu, la nonna, che già aveva scoperto il furto, gli afferrò le mani e lo trascinò in cucina. Poi impugno l'attizzatoio, lo immerse nel carbone incandescente e stette ad aspettare che si arroventasse.
Il bambino contemplava smarrito quei preparativi insensati. Non riusciva a credere alla minaccia. Era così convinto della bontà della nonna, da ritenerla incapace di un gesto tanto atroce. Non ci poteva credere.
Ma ecco, la vecchia lo agguantò spingendolo presso il fornello, estrasse l'attizzatoio ormai incandescente. Poi bruscamente allentò la presa, lo lasciò andare, e trapassò la propria mano da parte a parte.
Adesso il piccolo ladro è diventato un uomo. Un uomo che non ruba. Piuttosto che metter la mano sulla roba che non gli appartiene, se la farebbe bruciare.

Due brevissime riflessioni:
a) questo è educare! Non possiamo chiedere ai nostri figli di fare ciò che noi genitori non facciamo e di non fare ciò che noi genitori facciamo! La fatica dell’educazione la dobbiamo fare prima di tutto noi adulti.
b) «Da quel giorno», commenta nel raccontare il terribile episodio George Richard-Molard, «ho capito il mistero della Redenzione di Cristo».

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