( Sapienza 11,22-12,2 2Tessalonicesi 1,11-2,2 Luca 19,1-10 )
Le tappe di un incontro
1) E’ Gesù che entra nella città di Gerico e l’attraversa. Nulla diventa possibile se non è Lui a fare il primo passo.
2) C’è, tuttavia proprio in Zaccheo, il desiderio di vedere chi era Gesù. Semplice curiosità? Forse è qualcosa di più se quest’uomo odiato, piccolo di statura, non si arrende al primo ostacolo e pur di raggiungere il suo obiettivo non esita a sfiorare il ridicolo salendo su una pianta.
3) Colui che cerca scopre di essere cercato … dallo sguardo di Gesù che si alza proprio per incrociare quell’uomo appollaiato sull’albero.
4) Basta questo per far scattare qualcosa dentro Zaccheo. Colpiscono la sua fretta e la sua gioia. E’ la fretta di chi percepisce qualcosa di grande, di bello ed insperato che lo investe. E’ la gioia di poter accogliere in casa propria il Signore.
5) Ci sono tuttavia altre reazioni che gettano un’ombra su Gesù (è entrato in casa di un peccatore) e che ottengono un effetto opposto su Zaccheo (io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto) … un’inversione di vita a 180 gradi.
6) E’ Gesù stesso a trarre la conclusione: “Oggi per questa cosa è avvenuta la salvezza”. Questo oggi sancisce l’intervento divino nella sua attualità di grazia e di responsabilità. Zaccheo ha saputo afferrare quest’oggi di grazia, ha accolto la salvezza, cioè il perdono dei peccati, e si è impegnato a restaurare la giustizia. Questo oggi è l’appuntamento che Dio riserva ad ognuno di noi lungo le strade della vita, quando siamo visitati dalla sua bontà, dalla sua misericordia.
Saper sorprendere in famiglia
Zaccheo sorprende Gesù salendo sulla pianta di sicomoro.
Gesù sorprende Zaccheo andando a casa sua.
Zaccheo sorprende Gesù dividendo con i poveri i suoi beni e restituendo quattro volte alle persone da lui frodate.
Gesù sorprende Zaccheo constatando la sua conversione frutto della salvezza entrata nella sua casa.
Saper sorprendere le persone con le quali viviamo è una realtà molto interessante ed invitante. L’amore ha bisogno di queste novità e di questi stimoli. Tutto ciò dice che abbiamo dedicato alla nostra vita di coppia e alla nostra famiglia tempo e fantasia. Spesso non si tratta di essere stravaganti ma intelligenti, e dell’intelligenza l’amore ne ha un bisogno estremo. Dobbiamo far capire all’altro/a che occupa il primo posto nella nostra vita, che pensiamo spesso a lei/lui, che ci piace, con una sorpresa, riuscire ad aprire il suo sorriso.
E’ importante anche lasciarci sorprendere e saperlo ammettere con sincerità e verità. Mi ricordo con simpatia la sorpresa preparata da un marito per il decimo anniversario di matrimonio in cui sono stato coinvolto perchè, avendolo celebrato, dovevo essere presente alla festa. La sorpresa era la cena nello stesso ristorante dove si era fatto il pranzo e la mia presenza. Mentre il contatto con me è stato telefonico, al ristorante dovette andare di persona a prenotare ... il risultato fu l’arrivo a casa in ritardo più del solito. A me la situazione fu descritta quella sera! Grande tensione: ... potevi telefonare (e cosa ti dicevo, pensa il marito, mica ti potevo dire che ero al lago d’Iseo) ... sei il solito ... non pensi mai a noi ... con qualche parola di troppo! La moglie diventava ancora rossa a pensare all’accaduto. Ma il tutto è diventata una grande festa ... dove il bacio del decimo anniversario era molto più maturo e più bello del primo. Tutto aveva arricchito quella sera ed anche l’incomprensione era servita ad imparare ad avere più pazienza nei momenti in cui non si capisce l’altro.
Alcune volte basta un fiore, uno sguardo prolungato, una piccola cosa ma fatta con le proprie mani, una serata in cui l’uomo prepara le cena e poi rimette tutto in ordine, un invito ad uno spettacolo particolarmente gradito all’altro/a, un viaggio tanto sognato dall’altro/a ... metteteci la vostra fantasia.