martedì 26 luglio 2011

264 - I DODICI PASSI DEL PERDONO - Settima giornata

1) Perdonare fa bene prima di tutto a chi lo dona! “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo la spada? … Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a Colui che ci ha amati” (Romani 8,35.37)
2) Perdonare è quindi un diritto di chi è stato offeso prima di essere un dovere cristiano! “Vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione” (Luca 15,7).
3) Distinguere sempre il peccato (azione) dal peccatore (persona). “La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i principati e le potenze, contro i dominatori di questo mondo, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Efesini 6,12).
4) Togliere la trave dal proprio occhio per vedere con più verità la vita degli altri. “Togli prima la trave del tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del fratello” (Matteo 7,5).
5) Confrontare i debiti che gli altri hanno con noi (100 denari = 100 giornate lavorative) con i debiti che noi abbiamo con Dio (10.000 talenti = 60.000.000 di giornate lavorative … 2.000 anni di storia fanno 730.000 giornate circa!!! Cfr. Matteo 18,21-35 la parabola del servo spietato – quarta giornata).
6) Non giudicare mai le persone. “Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi” (Matteo 7,1s).
7) Cercare sempre di giustificare gli sbagli altrui. “Se voi perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi” (Matteo 6,14).
8) Dare fiducia alle persone come Dio sempre la dà a noi. "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori" (Matteo 9,12s).
9) Accogliere e pregare per chi sbaglia. “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano” (Matteo 5,43s).
10) Portare con gli altri il peso dei loro sbagli. “Siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili. Non rendete male per male né ingiuria per ingiuria, ma rispondete augurando il bene … Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi!” (1ª Pietro 3,8-9.14).
11) Caricarsi del peso degli sbagli altrui. “Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?” Quello rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ così” (Luca 10,25-37 - parabola del buon samaritano – sesta giornata).
12) Pagare volontariamente con la propria vita gli sbagli degli altri. “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Luca 6,36).

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