martedì 2 novembre 2010

83 - LA MORTE: UN MISTERO CHE CI PARLA DI DIO

La morte è un pensiero da evitare o un pensiero da coltivare?
E’ “sorella morte”, come la chiama S. Francesco, da abbracciare o la matrigna da allontanare?
La morte è “amica” della vita o l’unico vero “nemico” della vita …
Ci sono alcune verità incontestabili:
* ogni minuto che viviamo … facciamo un passo verso la morte;
* non si può capire la verità della vita senza il suo compiersi naturale che è la morte;
* da come guardo alla morte … determino il mio stare davanti alla vita:
^paura della morte … diventa paura della vita;
^non considerazione della morte … recita nella vita;
^morte come fine di tutto … la vita diventa ingiustizia;
^morte come separazione … angoscia nella vita;
^morte come compimento … responsabilità nella vita;
^morte come parte del progetto di Dio … vita dono e mistero di fede;
^morte vinta dalla Croce di Cristo … vita come anticipo di risurrezione.
Quindi dobbiamo lasciar accendere la verità pasquale della vita di Gesù che nella sua risurrezione ha vinto il peccato ed il suo pungiglione che è la morte.
La nostra morte fisica determina il nostro passaggio alla vita eterna. Siamo sempre noi … ben identificabili, con la nostra personalità e le nostre caratteristiche umane, liberati dai limiti del corpo terreno e dalle seduzioni del male, innamorati del bene, ripieni della grazia divina … ma tutto questo vissuto con l’esperienza della nostra vita personale costruita giorno dopo giorno dalle nostre scelte quotidiane. Saremo nel bene quello che viviamo oggi e che desideriamo essere. La morte compie in noi tutto questo. Come dice bene il prefazio dei defunti: “Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna in Cielo”.
La morte quindi è un pensiero da coltivare, è un’amica della vita, è una sorella da tenere accanto, è il compiersi definitivo della vita tanto che diventa eterna, è il realizzarsi del bene …cercato anche se non raggiunto, …desiderato anche se non fatto, …creduto anche se non compiuto, …sperato anche se non realizzato, …amato anche nell’esperienza quotidiana del proprio limite.

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