Il
nome di Giovanni indica il suo stesso programma di vita. Il significato “Dio fa
grazia” è già l’annuncio della presenza di Dio che sceglie un uomo per renderlo
strumento della sua azione: Giovanni è venuto nel mondo per guidare alla grazia
della conversione e soprattutto per mostrare che la grazia di Dio si fa persona
in Gesù Cristo, che egli riconosce come il Messia atteso e l’Agnello che sarà
immolato.
La
vicenda del nome di Giovanni, che rompe la tradizione familiare ed è fermamente
voluto dai genitori contro le pressioni dei parenti, pone ancora in evidenza
che questo bambino va oltre i confini della sua famiglia per essere un segno di
Dio per l’intero popolo e per tutta la famiglia umana. Egli fa parte di quel
progetto più grande che è la storia di salvezza di Israele e dell’umanità
intera, per il quale Dio chiama e manda.
Giovanni Battista prepara la strada a Gesù. I vangeli lo presentano come ‘Voce’, una voce che chiama a conversione,
che invita a penitenza, che sollecita ad aprire il cuore a colui che viene. Poi
si ritira dalla scena. Il suo scopo è orientare a Gesù. Giustamente il vangelo
di Luca può commentare: «E davvero la mano del Signore era con lui».
PREGHIERA
- C’è stata una straordinaria
convergenza quel giorno tra le parole del sacerdote Zaccaria e di Elisabetta,
sua moglie. Il loro figlio è sicuramente un dono del tutto inatteso che ha
raggiunto una coppia anziana e per di più una donna sterile. E dunque non può
inserirsi nella storia delle generazioni riproducendo il nome del padre. Si
chiamerà, dunque, Giovanni perché Dio vuole così: in quel nome è racchiusa già
tutta la sua missione.
“Dio fa grazia” e lui, il Battista, dovrà
annunciare, Gesù, la tua venuta in mezzo agli uomini e indicarti presente perché
ti ascoltino e ti seguano.
“Dio fa grazia” e lui, il Battista, consacrerà la
sua voce e tutta la sua vita a ridestare l’attesa, a domandare conversione, a
preparare i cuori.
“Dio fa grazia” e lui, il Battista, non farà nulla
per occupare la scena perché chi fa la volontà di Dio sa che ha una missione da
compiere e la onora fino in fondo. Ma poi si fa da parte perché Dio possa manifestarsi
senza intralci.
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