sabato 4 febbraio 2012

330 - LA POSSESSIONE DIABOLICA

Per una pausa spirituale durante la IVª Settimana del Tempo ordinario

La possessione diabolica è una delle esperienze che vanno affrontate da più angolature. Di essa, in particolare, si sono interessate l’azione pastorale della Chiesa e, da un secolo a questa parte, pure le scienze umane, soprattutto la psicologia.
La possessione diabolica o demoniaca è il fenomeno per cui, in determinate culture e religioni, si ritiene che un organismo o uno spirito estraneo, definito come diavolo o, nella maggior parte dei casi, come demone possa prendere possesso del corpo di una persona vivente, legarsi alla sua anima e torturarla mentre è ancora in vita. La persona in questione viene definita indiavolata o indemoniata.
Il fenomeno della possessione affonda le sue radici nei testi sacri: nel Nuovo Testamento, ad esempio, vengono riportati degli episodi in cui Gesù Cristo affronta e libera alcuni indemoniati. Nella religione cattolica si assume l’idea che una persona
sia indemoniata quando:
• dimostra una forza fisica molto superiore alla sua normale capacità;
• parla lingue a lei sconosciute;
• dimostra avversione al sacro;
• passa da osservante della religione all’astensione totale;
• prevede eventi non ancora accaduti, o conosce cose che non dovrebbe conoscere.
Devono in ogni caso coesistere molti sintomi. Il maligno può impossessarsi di qualcuno attraverso tre vie principali: ferite emotive, peccato, attività occulte.
La possessione viene debellata negli ambienti religiosi mediante la pratica dell’esorcismo. A giudizio degli esorcisti, sono quattro le CAUSE per cui una persona può cadere nella possessione diabolica o in disturbi di origine malefica.
1.Può trattarsi di semplice permissione di Dio, allo scopo di dare alla persona un’occasione di purificazione e di meriti. L’hanno subìta santi come Angela da Foligno, Gemma Galgani, Giovanni Calabria. Altri sono stati vittime di disturbi malefici con percosse e cadute: Curato d’Ars e padre Pio.
2.La causa può essere data da un maleficio che si subisce: fattura, maledizione, malocchio.
3.Si espone al rischio di influenze malefiche o di possessione chi si rivolge a maghi, cartomanti, stregoni; chi partecipa a sedute spiritiche o a sette sataniche; chi si dedica all’occultismo e alla negromanzia.
4.Si può cadere in malefici per il persistere di colpe gravi e multiple. Don Gabriele Amorth, prete esorcista della diocesi di Roma, ha avuto casi di giovani dediti alla droga o colpevoli di delitti e perversioni sessuali.
Ma su quali SINTOMI ci si basa per procedere a un esorcismo? L’esorcista prende in considerazione anche le cartelle cliniche. Il sintomo più significativo è l’avversione al sacro, che si manifesta in tante forme:
1. ripugnanza alla preghiera e per tutto ciò che è benedetto, anche senza sapere che lo è;
2. reazioni violente e furiose in persona che di natura è tutt’altro, con bestemmie ed aggressioni;
3. sintomo culminante: reazioni furiose della persona se si prega su di lei o la si benedice.
A seconda della religione, l’esorcismo è praticato da un sacerdote o da un esponente o ministro della religione stessa, il quale, tramite una serie di scongiuri e preghiere, dovrebbe far sì che l’entità che tormenta la persona posseduta abbandoni il corpo della stessa. Il rituale può durare un tempo indeterminato, da alcuni giorni ad alcuni mesi o, in casi particolarissimi, anni.
L’ATTIVITÀ DI SATANA - L’opera del demonio si manifesta nelle seguenti gradazioni, in ordine crescente: tentazione, oppressione, vessazione, possessione diabolica. Queste attività possono avere vari gradi:
– Possessione di primo grado: Talvolta, misteriosamente, il demonio può invadere la psiche di un essere umano, prendendo il controllo del suo corpo e della sua intenzionalità. Il fenomeno dura finché non è annullato dall’esorcismo. In questo grado di possessione il demonio è latente, si limita ad alterare gli atteggiamenti del posseduto, le sue reazioni al sacro, gli istilla sentimenti di disperazione e depressione.
– Possessione di secondo grado: Questa possessione è più evidente: cambiamenti di voce, fenomeni preternaturali quali la glossolalia, la levitazione, la pirocinesi (potere di incendiare gli oggetti a distanza). In genere per ‘possessione diabolica’ si intende questa situazione intermedia.
– Possessione di terzo grado: A questo grado, lo spirito maligno ha preso un dominio tale della persona da alterare orribilmente persino i suoi tratti somatici (che divengono veramente raccapriccianti!), il suo odore, la temperatura. Questo è il caso più arduo; occorrono di solito numerosi esorcismi per la liberazione definitiva.
IL PUNTO DI VISTA RELIGIOSO - In tempi recenti la credenza nella possessione si è indebolita anche da parte degli stessi ambienti ecclesiastici, poiché è stato scoperto come molti presunti casi di ‘indemoniati’ debbano in realtà essere messi in relazione con malattie mentali, come la schizofrenia e alcune forme di psicosi. D’altra parte molte persone che richiedono aiuto agli esorcisti vengono da essi stessi riconosciute come bisognose non di cure spirituali, ma psichiche (vedi il libro di padre Gabriele Amorth, Confessioni di un Esorcista). Padre Gabriele Amorth afferma che una persona che pensi di essere posseduta, con ogni probabilità non è vittima del demonio ma di disturbi psichici, in quanto satana avrebbe anzitutto cura di nascondersi.
IL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO - È parere quasi comune che durante le presunte possessioni demoniache che sono state esaminate, nessuno scienziato o medico ha rilevato attività paranormali, mentre è sempre stato accertato che si trattava di malattie psichiatriche. Ciò, tuttavia, non esaurisce tutti i fenomeni. È importante notare che, nei casi di malattie mentali, il fenomeno si esprime secondo le regole della propria cultura, perciò si ritiene che l’interpretazione di esso come possessione sia solo la conseguenza della credenza religiosa.
Il fenomeno della possessione si ha quando l’entità disturbante prende totalmente il controllo dell’individuo, sostituendosi a lui nella mente e nel corpo. In tal caso, l’entità annulla la volontà dell’individuo e il corpo di questi diventa una sorta di burattino soggiogato dalla volontà dell’entità. In queste condizioni l’entità può far compiere al corpo del posseduto atti e azioni le quali, in circostanze normali, sarebbero impossibili: contorsioni muscolo-scheletriche estreme, manifestazione di conoscenze di lingue straniere o antichissime del quale il soggetto ignora l’esistenza, personalità multiple, forza sovraumana, telepatia, chiaroveggenza, telecinesi, psicocinesi, rigurgito di fluidi vitali (sangue) o di corpi estranei all’organismo (chiodi, pezzi di vetro, pezzi di metallo arrugginito, capelli, peli animali o umani, ecc).
Oggi, grazie soprattutto allo studio delle malattie mentali condotto con criteri scientifici, i casi di possessione sono molto più rari. Ci sono però alcune patologie molto vicine e collegate alla possessione. La prima è la schizofrenia. Il termine comprende attualmente un numero vario di sottotipi di disordini mentali, ognuno dei quali caratterizzato da sintomi e prognosi ben definiti e distinti. In generale, si tratta di un disordine psicotico che altera profondamente il comportamento e la cognizione, in particolar modo la modalità in cui prende forma il pensiero
In genere per tutti questi fenomeni esiste una spiegazione scientifica e razionale; tuttavia, ci sono dei casi davanti ai quali la scienza ufficiale si è dovuta fermare e farsi da parte. In questi casi, alla scienza è subentrata la religione che, nel corso degli anni, ha messo a punto un rituale specifico atto a scacciare i demoni che posseggono e controllano la persona. Questo rituale è conosciuto in tutte le religioni esistenti con il nome di ‘esorcismo’.
Di fronte al fenomeno della possessione diabolica occorre perciò procedere con molta oculatezza e discernimento. Da parte dell’approccio scientifico e di quello religioso serve non preclusione, ma inclusione. Una collaborazione oculata consente un miglior servizio per le persone afflitte da tali sofferenze.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.