martedì 22 settembre 2009

22 - l'ALFABETO DELL'AMORE

V
visibile


‘‘Gli occhi sono come lampada per il corpo; se i tuoi occhi sono buoni, tu sarai totalmente nella luce” (Mt 6,22). “Dio nessuno l’ha mai visto. Però se ci amiamo gli uni gli altri, egli è presente in noi, e il suo amore è veramente perfetto in noi” (1a Gv 4,12).
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Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
Chi ama non può non dimostrarlo. Ma, a diversità dell’adolescente, l’adulto dovrebbe sapere andare alla fonte di queste attenzioni d’amore. Solo quando questi due sforzi (il mio dimostrarti visibilmente amore e il tuo saper scoprire ciò che si nasconde dietro) entrano in dialogo permanente… tutto diventa più semplice. Dove non arrivi tu arrivo io, e dove non arrivo io arrivi tu.
Tu mi ricorderai la data del nostro matrimonio ed io, anche se mi troverò senza fiori perché i negozi sono chiusi, saprò tirar fuori dal “mio giardino” la sorpresa più bella.
Dà più soddisfazione dipingere un quadro che averlo già fatto. L’amore sta nel non considerare terminato il quadro cioè nel non dare per scontato un amore, che invece richiede sempre continui investimenti di pensieri, di affetti, di segni.
Non dimentichiamo che quando l’amato ride tocca a lui svelarmi la ragione della sua gioia, ma quando piange tocca a me scoprire la causa del suo dolore.

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