domenica 13 giugno 2010

37 - FESTA DEL SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO – 06 giugno 2010


LA PAROLA DOMENICALE LETTA IN FAMIGLIA

Il pane e il vino per la vita della famiglia

Il banchetto è un fatto così profondamente umano che mostra in tutti i popoli e in tutte le religioni un significato familiare e sociale, di solidarietà umana e di culto, e ha persino la capacità di simboleggiare la comunione con le persone defunte e con Dio. Tale significato e capacità, già presente nella Antica Alleanza, acquistano un accrescimento immenso nella Nuova, nella “Cena del Signore”!
La festa di oggi ci ricorda due momenti fondamentali per la vita della famiglia: il mangiare insieme e il lasciarsi mangiare!
Il mangiare insieme: come il mangiare è una necessità della vita umana così il mangiare insieme è una necessità della vita familiare! Purtroppo oggi le occasioni di mangiare tutti insieme sono diventate veramente poche, per questo vanno curate con attenzione particolare, preparando la tavola con gusto in modo da esprimere il desiderio di mangiare insieme. Tutti i famigliari devono vedere, arrivando a tavola, che qualcuno ha pensato a loro personalmente! Ecco perché sarebbe importante che lo si facesse a turno perché fosse concesso a tutti di testimoniare questo messaggio di amore! Dato che, come abbiamo ricordato sopra, le occasioni sono poche è importante che la televisione sia spenta, che si stia tutti a tavola, che sia data a tutti l’opportunità di parlare e di raccontare la propria giornata. La domenica poi il pasto dovrebbe essere l’occasione per un momento di preghiera insieme, per trasmetterci il senso della festa e della bellezza di essere famiglia.
Il lasciarsi mangiare: Gesù ha detto: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”. Questo lasciarsi mangiare si concretizza in tanti piccoli e grandi gesti. L’amore rende commestibile tutto ciò che facciamo per gli altri famigliari, Quanto Gesù ha fatto nell’ultima cena trasformandosi in pane di vita e in vino della salvezza…noi lo possiamo fare diventando “buoni come il pane”, donando “allegria come il vino” , facendo gli altri famigliari partecipi in profondità della nostra vita!....L’abbondanza con cui Dio sazia la nostra fame…di amore (ne sono avanzate ben 12 ceste, dice il Vangelo) è segno che chi si dona con generosità e gratuità non finirà mai il pane nella cesta della sua vita!

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