martedì 10 novembre 2009

32 - CONOSCERE PER CAPIRSI N. 7

Elementi comuni a tutte le forme d’amore: premura.
.
L’amore è premura soprattutto nell’amore della madre per il bambino. Noi non avremmo nessuna prova di questo amore se la vedessimo trascurare il suo piccolo, se lei tralasciasse di nutrirlo, lavarlo, curarlo; e restiamo colpiti dal suo amore se la vediamo assistere il suo bambino. Non c’è differenza anche nell’amore per gli animali o per i fiori. Se una donna ci dicesse di amare i fiori, e noi la vedessimo dimenticare di innaffiarli, non crederemmo nel suo “amore” per i fiori. “Amore è interesse attivo per la vita e la crescita di ciò che amiamo”. Là dove manca questo interesse, non esiste amore. Questo concetto è stato magnificamente descritto nel libro di Giona. Dio ha detto a Giona di andare a Ninive ad avvisare gli abitanti che essi saranno puniti, a meno che non riparino i loro peccati. Giona sfugge la sua missione perché teme che il popolo di Ninive si penta e che Dio lo perdoni. È un uomo dotato di un forte senso dell’ordine e della legalità, ma privo di amore. Tuttavia, nel suo tentativo di fuga, si ritrova nel ventre di una balena, simbolizzando lo stato d’isolamento e cattività al quale la sua mancanza di amore e di solidarietà l’hanno portato. Dio lo salva, e Giona va a Ninive. Predica ai suoi abitanti come Dio gli ha detto, e la cosa che temeva accade. Gli uomini di Ninive si pentono dei loro peccati, riparano ognuno a modo suo, e Dio li perdona e decide di non distruggere la città. Giona è deluso e amareggiato; lui voleva “giustizia”, e non pietà. Alla fine trova un po’ di conforto all’ombra di una pianta che Dio ha fatto crescere per proteggerlo dal sole. Ma quando Dio fa dissecare la pianta, Giona è depresso e si lamenta rabbiosamente con Dio. Dio risponde: “Tu hai avuto pietà sotto la pianta per la cui crescita tu non hai lavorato; essa è cresciuta in una notte, ed è morta in una notte. E io non dovrei risparmiare Ninive, la grande città, nella quale vivono più di centoventimila abitanti che non sanno distinguere la mano destra da quella sinistra?”. La risposta di Dio a Giona deve essere intesa simbolicamente. Dio spiega a Giona che l’essenza dell’amore è “lavorare” per qualche cosa, “fare crescere qualche cosa”, che amore e lavoro sono inseparabili. Si ama ciò per cui si lavora, e si lavora per ciò che si ama.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.